Quando senti che qualcuno soffre di annebbiamento della mente, non ti sembra tanto grave se non l’hai provato in prima persona. È facile dire: “Reagisci!” o “Sei stanco? Prendi un po’ di caffè e passerà.”
Chi soffre di annebbiamento mentale sa che si tratta di un problema non così facile da superare come sembra. Il vero annebbiamento della mente (non il semplice intontimento dovuto all’aver fatto le ore piccole che ti fa prendere un’altra tazza di caffè per superare la giornata) può essere distruttivo nella vita di qualcuno e dannoso a tal punto da diminuire la vitalità e l’energia delle persone e impedire loro di fare quello che devono. A causa dell’annebbiamento mentale, ho visto studenti che sono stati bocciati o hanno abbandonato la scuola; ho visto mamme che non riuscivano a portare i loro bambini al parco; ho visto persone perdere il lavoro. L’annebbiamento della mente è un problema serio, che ha condizionato la vita di tanta gente.
CACCIA AL COLPEVOLE
Oggi, quando non è attribuito alla tiroide, l’annebbiamento di mente e cervello è spesso inserito nella categoria dei disturbi di origine gastrointestinale, con articoli e professionisti del settore che sostengono che dipende tutto dalla candida, dai lieviti, dalle muffe e da altri funghi nel tratto intestinale. La confusione e la mancanza di concentrazione che ci sottraggono l’energia e la capacità di funzionare come un tempo sono considerate di origine digestiva.
La verità è che una persona può avere un intestino sporco, pieni di batteri, lieviti, candida, muffe e altri funghi, e tuttavia non soffrire di annebbiamento della mente. Se anche ne soffrisse un po’, sarebbe una forma leggerissima. Poi puoi avere qualcuno con una storia di lieviti, muffe e altri funghi nel tratto intestinale e che soffre di annebbiamento mentale. O puoi avere qualcuno il cui intestino è pulitissimo, senza nessun disturbo digestivo, ma che ha un problema di annebbiamento mentale. Tutto questo perché l’annebbiamento di mente e cervello non c’entra con l’intestino. L’ipotesi che l’annebbiamento mentale sia legato all’intestino è sbagliata e ha mandato fuori strada migliaia di persone in cerca di risposte.
Dobbiamo comunque tenere pulito l’intestino; certo l’eccesso di funghi e batteri nocivi non aiuta la nostra salute. La proliferazione di streptococchi nel tratto intestinale può contribuire a causare stitichezza, gastrite, altre infiammazioni, tessuto cicatriziale intestinale, diverticolite, diverticolosi, colite, sindrome dell’intestino irritabile, diarrea, contrazione ed espansione dell’intestino, distensione della parte superiore dell’addome, senso di bruciore allo stomaco, forti dolori addominali, crampi e gonfiore. Ma cosa dire delle persone con questi disturbi digestivi che non soffrono di annebbiamento mentale? Non possiamo lasciare fuori il fegato e pensare sia una questione digestiva. I pochi che dicono: “Io non lascio fuori il fegato, lo considero parte dell’apparato digerente” non conoscono ancora la vera causa dell’annebbiamento mentale, ed ecco perché è giunto il momento che tu la sappia per il tuo stesso benessere.
LE VERE CAUSE DELL’ANNEBBIAMENTO MENTALE
L’annebbiamento della mente deriva principalmente dal fegato e in parte dal cervello. Come ormai sai, il fegato ospita alcuni agenti patogeni, per esempio l’EBV. Moltissime persone hanno un carico virale di EBV nel fegato senza saperlo. Se il fegato è anche pieno di sostanze nocive, forniranno cibo al virus a discapito di salute e benessere. Uno di questi cibi è l’adrenalina, che il fegato assorbe come una spugna per impedire che danneggi il sistema nervoso centrale quando siamo in modalità di lotta o fuga (anche nelle forme più leggere, come per esempio guidare nel traffico). L’adrenalina è una fonte di cibo per l’EBV, come i metalli pesanti tossici e i pesticidi. La vera ragione per cui i virus come l’EBV si accampano nel fegato è che lì le fonti di cibo sono molto abbondanti. Quando l’EBV le consuma, rilascia diverse forme di rifiuti, uno dei quali è una neurotossina, che riempiono sempre più il fegato no a quando non scappano nel sangue. Le neurotossine hanno una particolare capacità di infiltrazione, quasi come un fumigante, il che permette loro di trasportarsi facilmente in posti diversi; è così che riescono a passare dal sangue al cervello. Qui possono interferire con i neurotrasmettitori e provocare un corto circuito. Le neurotossine nel sangue e nel liquido cerebrospinale sono uno dei principali fattori dell’annebbiamento della mente.
Le comunità mediche non sanno che i neurotrasmettitori devono essere puri e puliti per funzionare appieno. Le neurotossine li rendono sporchi e, ospitando livelli anche minimi di mercurio e di altri metalli e tossine, si contaminano; quando entrano nei neurotrasmettitori, contaminano anche loro. Quando un impulso elettrico attraversa un neurone utilizzando un neurotrasmettitore impuro, si verifica un corto circuito. I neurotrasmettitori contaminati dalle neurotossine portano all’annebbiamento mentale, ma ci vorranno almeno cinquant’anni per scoprirlo.
Le neurotossine dell’EBV non sono l’unica causa dell’annebbiamento mentale. Qualcuno potrebbe soffrire di problemi surrenali a causa di lunghi periodi di eccessivo stress, e quella disfunzione potrebbe aver provocato una produzione irregolare di adrenalina che il fegato ha poi assorbito, diventando più stagnante, il che a sua volta potrebbe aver diminuito l’energia, causando un leggero annebbiamento della mente. L’adrenalina può anche entrare nel cervello, risultando estremamente nociva per l’attività dei neurotrasmettitori. Nel tempo, la nostra capacità di creare nuovi neurotrasmettitori può diminuire a causa di una cattiva alimentazione e delle condizioni del fegato.
La lista è lunga. L’annebbiamento mentale si sviluppa anche a causa dei metalli pesanti tossici nel cervello, come mercurio e alluminio, che si ossidano e possono saturare i tessuti cerebrali, provocando un corto circuito degli impulsi elettrici e bloccando i neurotrasmettitori. Questo genere di annebbiamento della mente è un po’ diverso dagli altri; va e viene, con momenti di chiarezza e di confusione.
L’annebbiamento mentale può inoltre svilupparsi quando il fegato è intossicato da solventi, farmaci e sostanze chimiche. Le persone che soffrono di questa forma non virale manifestano meno affaticamento e si stancano meno facilmente rispetto a quando il responsabile è un virus, che insieme a neurotossine dell’EBV, picchi di adrenalina, metalli pesanti tossici e altri nemici del fegato costituisce la vera causa dell’annebbiamento mentale. Ogni caso è diverso dall’altro e merita che le sue vere origini vengano riconosciute e individuate. Ma di certo l’annebbiamento mentale non ha a che fare con l’intestino.
Tratto dal libro “Guarire il fegato” di Anthony William